L’importanza di dormire bene
L’IMPORTANZA DI DORMIRE BENE
Il dormire bene dipende dalla combinazione di due fattori.
- Il rispetto dei naturali cicli sonno/veglia: il rispetto del ritmo circadiano.
- La qualità delle ore di sonno.
Il ritmo circadiano (dal latino circa diem: intorno al giorno) è una specie di orologio biologico del periodo di circa 24 ore. Esso ha sede in un gruppo di neuroni situato nell’ipotalamo del nostro cervello. I ritmi circadiani hanno variazioni individuali legati a fattori personali e a fattori ereditati geneticamente. Ci sono persone che si sentono più attive durante alcune parti della giornata e con meno energie in altri orari. Queste variazioni personali le riscontriamo spesso nei “mattinieri” e nei “nottambuli”. I mattinieri trovano facile svegliarsi la mattina, hanno più energie nelle prime ore della giornata; i “nottambuli” hanno più energie molto più tardi nel corso della giornata e si sentono più attive negli orari serali.
I disturbi del ritmo circadiano del sonno si manifestano tipicamente come un disallineamento tra la sequenza temporale del sonno di una persona e il ciclo ambientale fisico/sociale di 24 ore.
La deprivazione, cioè l’insufficienza delle ore dormite provoca nell’organismo un “debito” di sonno che, giorno dopo giorno, può comportare gravi conseguenze.
Gli esperimenti di deprivazione totale del sonno sono stati fatti in passato sugli animali e si è visto che, dopo qualche settimana, subentra una disorganizzazione nei sistemi cerebrali che regolano le attività fisiologiche vitali e porta l’animale alla morte. Questi esperimenti danno l’idea dei danni provocati all’organismo e al cervello dalla deprivazione prolungata di sonno.
Nella nostra realtà attuale purtroppo la deprivazione cronica di sonno è parte della routine. Molte persone non dormono abbastanza per ragioni di lavoro, di impegni, di spostamento. Molte persone si adattano, sono costrette ad adattarsi, ad una vera “deprivazione cronica di sonno”. Già se pensiamo alla sveglia che suona obbligando al risveglio: è la rappresentazione del sonno “interrotto” e di un numero insufficiente di ore dormite. Non si può recuperare un debito di sonno accumulato durante la settimana attraverso una buona dormita nel fine settimana. Questo tipo di recupero funziona solo se si tratta di compensare una notte, non una settimana. Ecco perché il deficit può accumularsi lungo i mesi e lungo gli anni con gli effetti negativi della deprivazione.
Le ricerche hanno documentato che la perdita di sonno incide sul rendimento personale, diminuisce le capacità cognitive, della memoria, dell’apprendimento e dei processi decisionali. La carenza di sonno risulta inoltre associato a numerose patologie.
Abbiamo poi i disturbi del sonno e tra questi la più frequente è l’Insonnia: è la difficoltà di addormentarsi o la difficoltà di dormire abbastanza a lungo e con continuità in modo da sentirsi riposati la mattina successiva.
Quali sono le cause dell’insonnia?
Le cause possono essere molteplici ma spesso l’insonnia risulta associata a:
- Stress e ansia;
- Fattori legati allo stile di vita, spostamenti, turnazioni al lavoro etc.
- Depressione;
- Salute fisica (come ad es. problemi cardiaci o disturbi che producono dolore fisico).
I dati provenienti dagli studi sul sonno ci dicono che l’insonnia è un disturbo di “ipervigilanza” presente nelle 24 ore, sia durante la notte che durante il giorno. Lo stress cronico può portare conseguenze negative sul sonno. Molti fattori personali, relazionali, familiari, tensioni e ansie di varie origini possono interferire con un sonno regolare e riposante.
Qual è l’utilità della psicoterapia per ripristinare un buon sonno?
Poiché l’insonnia non è semplicemente la perdita di sonno ma un disturbo di ipereccitazione diurna e notturna, l’obiettivo della psicoterapia dovrebbe essere non solo quello di migliorare la quantità e la qualità del sonno notturno, ma anche di diminuire l’ipereccitazione emotiva e fisiologica nelle 24 ore.
Perché dobbiamo prestare attenzione al nostro sonno e prendercene cura?
Perché la qualità del nostro sonno è direttamente collegato alla nostra salute fisica, alla nostra salute mentale e all’aspettativa di vita. Tutte le ricerche dimostrano infatti che il “buon sonno” risulta collegato a “buona salute” e longevità. Chi dorme bene, mediamente vive più sano e più a lungo.
Dott.ssa Rita Gagliardi
Psicologa Psicoterapeuta