QUALE PSICOTERAPIA SCEGLIERE
Abbiamo detto che esistono numerose psicoterapie e abbiamo anche detto che tra molte di esse esistono ben poche differenze sostanziali. Molte psicoterapie risultano infatti avere la stessa matrice, la stessa impostazione di base e si discostano solo per elementi e dettagli trascurabili.
Ad una ultima sintesi abbiamo due grandi correnti:
- la psicoterapia Cognitiva-Comportamentale
- la psicoterapia Psicodinamica
Questi due approcci sono abbastanza diversi e si concentrano su aspetti diversi.
LA TERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE
Si focalizza sul comportamento e sul ruolo del pensiero.
Si basano sul presupposto che i nostri pensieri causano i nostri sentimenti e i nostri comportamenti. Tale psicoterapia mira pertanto ad aiutare il paziente:
- a scoprire e modificare le distorsioni di pensiero al fine di cambiare il loro comportamento e lo stato emotivo.
- Una volta individuato il pensiero distorto (o negativo) il terapeuta aiuta il paziente a sostituirlo con uno positivo.
E’ un approccio terapeutico abbastanza manualizzato e tecnico. Le sedute sono molto strutturate e prevedono compiti ed esercizi da eseguire tra una seduta e l’altra.
E’ un trattamento relativamente breve o limitato nel tempo (mesi o anni). Tuttavia per evitare il ritorno dei sintomi il paziente dovrebbe continuare a praticare e sviluppare le abilità apprese anche dopo la fine della terapia.
La scelta della psicoterapia Cognitivo-Comportamentale è consigliata a quanti:
- hanno preferenza per un trattamento altamente strutturato;
- sono disponibili ad applicarsi in esercizi e compiti, durante e dopo il trattamento.
LA PSICOTERAPIA PSICODINAMICA
Esamina la complessità del mondo interno individuale e dei rapporti interpersonali. Risolve i problemi indagando ed agendo sulle cause, più o meno profonde, che li produce.
Lavora su due importanti presupposti:
- ogni individuo, con le sue difficoltà, è la rappresentazione di una “unicità”;
- fattori al di fuori della nostra consapevolezza (fattori inconsci) influenzano i nostri pensieri e il nostro comportamento; finché tali fattori restano inconsci producono disturbi o limitazione del funzionamento personale e psicologico.
Il lavoro della psicoterapia psicodinamica non si limita al pensiero ma indaga il meccanismo per cui il funzionamento del pensiero e dell’emozione (e quindi il comportamento) risultano disturbati o bloccati.
Il ruolo del terapeuta è quello di:
- permettere l’individuazione e la comprensione di ciò che agisce a livello inconscio; ossia di quelle cause “invisibili”, “nascoste” che generano e/o alimentano i disturbi e la sofferenza;
- aiutare il paziente nelle fasi dello sviluppo e del consolidamento di parti nuove.
La scelta della psicoterapia Psicodinamica è consigliata a quanti:
- hanno una curiosità su di sé e del proprio funzionamento interno;
- hanno una buona auto-riflessione;
- sono disposti ad incontrare e vivere le emozioni, anche quelle più dolorose.
Questa breve sintesi degli approcci principali può aiutare ad orientarsi nella scelta di un terapeuta ad indirizzo cognitivo-comportamentale o di uno psicoterapeuta di formazione psicodinamica.
Ma non basta…
C’è tuttavia da ricordare che ogni approccio psicoterapeutico, qualunque sia esso il metodo adottato, per essere efficace necessita del rapporto di fiducia con il terapeuta.
Prestiamo quindi cura e attenzione soprattutto alla scelta dello psicoterapeuta che, se in possesso dei requisiti migliori, potrà essere investito di quella fiducia necessaria ed utile al raggiungimento degli obiettivi.