COME SCEGLIERE LO PSICOTERAPEUTA
Sulla “qualità” dello psicoterapeuta incidono due ordini principali di fattori.
- La preparazione accademica e la specifica specializzazione;
- Le variabili più personali, legate cioè alle qualità e alle caratteristiche del professionista in quanto Persona.
A. Studi e Specializzazioni legalmente riconosciute
Anzitutto accertiamoci che la persona a cui ci rivolgiamo (o alla quale vogliamo rivolgerci) sia abilitata all’esercizio dell’attività psicoterapeutica. L’Ordine degli Psicologi ha l’elenco consultabile on-line degli psicologi e degli psicoterapeuti.
Ricordiamoci che né la laurea in psicologia, né quella in medicina consentono di esercitare come Psicoterapeuta. Quella in Psicoterapia è una lunga specializzazione post-laurea. Solo alla fine di tale specializzazione si ottiene il titolo di Psicoterapeuta.
È essenziale che uno Psicoterapeuta abbia i titoli e le qualifiche che gli permettono di esercitare tale attività. È una prima, fondamentale selezione che mette al riparo da chi, senza la dovuta preparazione, si propone illegalmente e pericolosamente nella cura psicologica.
B. Caratteristiche personali dello psicoterapeuta
Una volta accertate le qualifiche che abilitano alla regolare attività di psicoterapeuta, ricordiamoci di non fare dei titoli l’unico criterio di selezione. Il numero dei titoli e di specializzazioni risultano pur sempre relativi ai fini di una buona psicoterapia se il terapeuta non dispone di qualità personali che entrano inevitabilmente in gioco nel suo delicatissimo lavoro.
Mentre il punto A riguarda la scelta di ogni buon professionista, di qualunque settore scientifico trattasi, le variabili personali risultano così determinanti solo per la Psicoterapia. La persona dello psicoterapeuta deve infatti poter “incontrare”, “contattare”, in un processo empatico, il cliente/paziente e nessuno strumento o tecnica psicoterapeutica può essere efficacemente utilizzata se non intercorre un rapporto di fiducia.
Ciò che il terapeuta deve proporre al paziente è infatti, una prospettiva nuova al paziente stesso. Sono strumenti, conoscenze e tecniche che portano alla risoluzione dei suoi problemi ma sono spesso anche faticosi, dolorosi e impegnativi. Il paziente può inoltrarsi e seguire le indicazioni solo se ha vera fiducia nella persona che lo accompagna e lo guida. È solo attraverso la fiducia che il paziente può entrare in un ruolo attivo e disponibile: egli apprezzerà i risultati e riconoscerà i significati strada facendo, man mano che ne avrà direttamente evidenza.
Mentre la verifica dei titoli di studio (punto A), è tutto sommato semplice e rapida da effettuarsi, più complessa è la valutazione degli aspetti personali.
Come orientarsi?
Intanto vediamo quali caratteristiche personali dello psicoterapeuta risultano fondamentali nella pratica psicoterapeutica. A qualunque modello o tecnica si ispiri, lo psicoterapeuta deve possedere alcuni requisiti di base:
- Capacità di empatia. Questa è la capacità di comprendere le sensazioni, i vissuti e il pensiero di un’altra persona. È capace cioè di mettersi al posto dell’altro psicologicamente ed emotivamente;
- Capacità di ascolto. Egli deve possedere quella continuità di contatto ricevente che permette una autentica attenzione alla persona;
- Capacità di intuizione. Questa permette non solo di mettersi “nei panni” dell’altro ma di vedere e comprendere ciò che sfugge al paziente; permette di “vedere oltre”, di cogliere la soluzione e la strada da percorrere per raggiungerla;
- Autenticità. Ogni buon terapeuta deve essere in grado di relazionarsi con sincerità ed autenticità;
- Flessibilità ed apertura. Deve cioè possedere quelle caratteristiche che permettono di sintonizzarsi con l’altro in modo non giudicante;
- Percezione realistica della propria persona e del proprio ruolo. Il senso di se stesso non può essere gonfiato né può avere sentimenti di superiorità.
Queste importanti e complesse qualità non possono essere tutte scandagliate ed indagate preventivamente. C’è tuttavia la possibilità di “scegliere” correttamente se si presta ascolto alle emozioni nel primo contatto personale. Certamente andare la prima volta da uno psicoterapeuta provoca un po’ di ansia, ma è importante sentirsi rassicurati.
Ad esempio:
- Vi sentiti ascoltati ed accolti?
- Vi sentite abbastanza a vostro agio?
- Le risposte alle vostre domande sono chiare, semplici e comprensibili?
- Vi trovate di fronte ad una persona calma e che vi ispira fiducia?
- Avete la sensazione di una persona concreta ed equilibrata o di una persona troppo piena di sé?
Le risposte a queste domande sono facilmente accessibili se vi fidate di voi e delle vostre sensazioni.