Insicurezza: le cause e la cura
Si parla generalmente di “insicurezza” come qualcosa di negativo, si tende a vederla come qualcosa da evitare o da eliminare.
La sua connotazione “negativa” e “problematica” è entrata nell’uso quotidiano del termine.
In realtà l’Insicurezza è parte integrante del nostro sentire e del nostro funzionamento come esseri umani. Chi non ha mai sperimentato l’insicurezza? C’è qualcuno che non la conosce? Chi non ha mai sentito insicurezza e/o disorientamento ad esempio in situazioni nuove e sconosciute, oppure prima di affrontare un esame, oppure in vista di prove professionali importanti?
C’È UNA FUNZIONE POSITIVA DELL’INSICUREZZA, HA UNA “RAGION D’ESSERE” QUESTO VISSUTO COSÌ POCO APPREZZATO?
Le sensazioni di disagio, di non sapere come fare o cosa fare, di non essere adeguati o all’altezza, sono sensazioni che hanno il potere di stimolarci ad accrescere le nostre conoscenze, ad approfondire ciò che pratichiamo, ad esplorare ciò che è incognito. È in questo modo che “conduciamo”, “accompagniamo” noi stessi ad essere “più sicuri”, ad avere quei riferimenti cognitivi ed esperienziali che accrescono fiducia nelle nostre abilità e nell’ambiente circostante. In questa accezione, l’Insicurezza è una preziosa “capacità” umana, funzionale alla nostra crescita, alla nostra protezione dai pericoli e quindi funzionale alla nostra evoluzione.
QUAL È L’INSICUREZZA “NEGATIVA”, QUELLA CHE AGISCE IN MODO SFAVOREVOLE?
Ci troviamo in una situazione di “insicurezza negativa”, sfavorevole, quando il vissuto di insicurezza non è più un indicatore interno utile ad attivare una risposta positiva, di ricerca attiva di un nuovo equilibrio interno. In questi casi, l’insicurezza non produce una risposta fiduciosa di ricerca di soluzioni ma si organizza e si manifesta come “tendenza interna”, come atteggiamento. Èquell’insicurezza che non è più temporanea e finalizzata a rinnovare sicurezza ma una condizione stagnante e di evitamento, che tende ad autoalimentarsi. È quella condizione in cui l’esperienza negativa, la frustrazione, la mancanza di gratificazione, vanno a nutrire i vissuti di inadeguatezza e/o di incapacità. Un colloquio di lavoro non andato a buon fine, un esame non superato, un errore lavorativo, un rifiuto sul piano personale… sono solo alcuni esempi di situazioni che potrebbero intrappolare in vissuti negativi di se stessi, che potrebbero confermare e radicare preesistenti vissuti di insicurezza.
L’origine del processo di insicurezza può essere legato a varie situazioni e fattori. Importante è alleggerire o eliminare questi sentimenti, sbloccare una tendenza di base che, se trascurata, non può non influire negativamente sulle scelte personali, affettive e professionali.