PSICOTERAPIA UMANISTICA – LE BASI TEORICHE
La psicologia umanistica, intesa come approccio alla psicologia, è più un insieme di orientamenti che non una teoria sistematica della personalità umana e della psicoterapia.
Le teorie e le psicoterapie che si possono definire come “umanistiche”, si differenziano da quelle psicodinamiche e da quelle cognitivo-comportamentali perché prendono in particolare considerazione alcuni aspetti dell’essere umano. Esse pongono infatti prevalente attenzione intorno ai seguenti punti:
- la capacità unicamente umana di “consapevolezza” e la possibilità, attraverso tale consapevolezza di accedere all’auto-determinazione e alla libertà;
- la tendenza dell’essere umano verso la crescita e lo sviluppo. Questa tendenza è di più di qualcosa di biologico e può essere direzionata, attraverso la consapevolezza può essere aiutata ad esprimersi e realizzarsi;
- La “scelta” e la “volontà” sono al centro del funzionamento umano: gli individui sono quindi agenti attivi nella costruzione del loro mondo.
Il modo in cui questi principi vengono utilizzati nelle sedute di psicoterapia varia notevolmente tra i diversi approcci umanistici. Gli approcci più influenti, come detto sopra, sono:
1) la Terapia Centrata sul Cliente, di Carl Rogers;
2) la Gestalt, di Fritz Perls;
3) l’approccio Esistenziale (Logoterapia di Frankl)
Queste psicoterapie hanno avuto la massima diffusione negli anni ’70 e 80. Molte persone, desiderose di una maggior crescita e maturazione personali, partecipavano ad es. a psicoterapie di gruppo finalizzate alla crescita personale.
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BASI TEORICHE